L'isola d'Elba, tra le sette isole dell'arcipelago, è la maggiore striscia di terra emersa rimanente dell'antico tratto che collegava la penisola italica alla Corsica, ed è anche la più varia dal punto di vista geologico e geomorfologico.
Si presenta montuosa nella parte occidentale con il massiccio del Monte Capanne (1018 m s.l.m.) e dominata dai rilievi della cima del Monte e del promontorio Calamita nella parte orientale. La pianeggiante area centrale è alluvionale. L'isola è una delle più importanti e famose località mineralogiche europee, assieme alla Sardegna e alla Cornovaglia. E' definita "un grandioso museo mineralogico all'aperto".
L'isola in epoca protostorica era abitata dagli Ilvati, un'antichissima popolazione appartenente all'etnia dei Liguri - da qui il nome antico dell'isola: Ilva.
Ricchissima di giacimenti di ferro, l'isola d'Elba rese possibile il sorgere della civiltà etrusca e poi il successo militare di Roma, i cui soldati usavano come arma il giavellotto con punta di ferro a perdere, arma possibile solo con una grande disponibilità di metallo.
L'imperatore Napoleone Bonaparte fu esiliato all'Elba nel 1814 e vi rimase 10 mesi. A testimonianza della sua permanenza restano alcune ville ove soggiornò: Villa dei Mulini, in posizione dominante su Portoferraio e Villa San Martino, residenza estiva del còrso, nella campagna della piccola capitale elbana..